Archive for the ‘Musica’ Category

Resuscitare una chitarra – Parte IV


29 Aug

Trasformiamo il manico da “classico” a “folk”.

Ripariamo la paletta e riempiamo i buchi delle chiavette:

Riparazione Paletta

Paletta

Dopo aver tagliato le eccedenze e le allargato il solco per alloggiare il truss-rod, incolliamo la zocchetta:

Manico

Zocchetta

Attacchiamo con viti e colla un innesto per irrobustire la giuntura tra il manico e il corpo:

Innesto

Tagliamo il truss-road per adattarlo al manico della classica, (più corto) e adeguatamente saldato e verniciato con l’antiruggine.

Truss rod

Irrobustiamo la paletta con del cedro rosso avanzato dal piano armonico:

Paletta Cedro Rosso

 Ritagliamo le finestre della paletta e alloggiamo il truss rod nello scasso (o scanalatura) che abbiamo creato precedentemente:

Truss rod

In un primo momento volevo mantenere le finestre come le resofoniche rational. Poi ho cambiato idea per motivi di robustezza e ho deciso di riempire le finestre con lo stesso mogano usato per le catene:

Finestre 1

Finestre 2

Finestre 3

Nel prossimo post lavoreremo alla tastiera e e incolleremo il manico al corpo.

Leggi la parte III

Leggi la parte V

Una Cigar Box Guitar Mancina


25 Aug

Ho costruito questa CGB il giovanissimo figlio di un collega. Allego solo le foto e non do ulteriori dettagli sulla costruzione per non essere ridondante con i precedenti post.

CGB Lefty

Aggiungerò solo le caratteristiche che differenziano questa dalle altre:

  • Paletta dritta (non inclinata) tipo fender.
  • Solo un pick-up con tono e volume come controlli.
  • Sole tre corde (accordate in C G C [Do Sol Do])
  • Paletta e controlli rivolti al contrario (è mancina 🙂 appunto)
  • Questa volta è una reale scatola di sigari cubani!

Le fasi di costruzione:

#makingof #cgb #cigarboxguitar #luthiery #guitar

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Il risultato finale:


E infine sentiamola:

Costruire una Cigar Box Guitar Resofonica – Parte IV


06 Jul

Preparazione alla verniciatura

In questo ultimo post parleremo della verniciatura. Per questo processo ho scelto, a differenza del primo esperimento,  solo sostanze naturali, in particolare mordenti per legno per il colore e gommalacca per la lucidatura.

Iniziamo a incartare le parti che non dovranno essere colorate:

Incartatura

Come mordente base ho usato il più naturale dei coloranti gialli: lo zafferano. E’ anche il più costoso, ma fortunatamente ne avevo un po’ da tempo che non era più adatto a usi alimentari.

Colorazione

L’effetto desiderato è il sunburst sfumato a tre colori, perciò bisogna agire in fretta un colore sull’altro ancora freschi per poter dare la sfumatura a tampone.

Subito dopo aver passato una prima mano omogenea di giallo inizio a colorare i bordi del secondo colore: il mogano:

Sunburst prima fase

Iniziamo dai bordi con un tampone differente rispetto a quello usato per il giallo e passiamo i bordi.

Sempre con movimento rotatorio, prendiamo il tampone usato per il giallo e sfumiamo le zone di confine tra il giallo e il rosso:

Sunburst 2

Procediamo analogamente con il terzo colore, il noce:

Sunburst 3

E procediamo allo stesso modo, sfumando con il tampone usato precedentemente per il rosso mogano:

Sunburst 4

Dopo un ultima sfumatura con il tampone del giallo il risultato è il seguente:

Sunburst 5

Lo stesso procedimento con la parte anteriore e successivamente con il manico:

Sunburst top 1

L’intero processo dura poco in quanto bisogna agire sui colori freschi.

Risultato finale:

Sunburst Top 2

Laccatura

La gommalacca va sciolta in alcool puro. Conviene iniziare con una soluzione più densa e diluire sempre di più nelle mani successive.

Seguono lunghe e pazienti passate, con mezza giornata di attesa tra una e l’altra.

La tecnica è sempre quella del tampone in maniera circolare, ma non bisogna passare troppe volte sullo stesso punto altrimenti si ottiene un effetto “nebbia” opaco.

Alla fine, si può passare una mano di pasta abrasiva finale per lucidare ulteriormente.

Vediamo cosa è venuto fuori:

Dobro cigar Box GuitarDobro cigar Box Guitar backDobro cigar Box Guitar side

Conclusioni

Con questa ulteriore esperienza ho ampliato il mio bagaglio di esperienza di liuteria da salotto. Ho avuto conferma durante questo lavoro di quanta pazienza ci voglia per lavori del genere e che il risultato finale è un connubio di conoscenza e esperienza, ugualmente importanti.

 

Nell’attesa di altri esperimenti (già in cantiere, anzi in salotto), sentiamo come suona:

 

 

Leggi la parte III

Costruire una Cigar Box Guitar Resofonica – Parte III


26 Apr

Il coperchio del resonarore

Prendiamo il coperchio di pentola mostrato nella parte I e facciamo il buco che ospiterà il ponte al centro texas holdem book uspokerfed.com, e quelli a lato dal quale uscirà parte del suono. Parallelamente ritagliamo dal vecchio alimentatore del PC una striscia che andrà a coprire il ponte:

Coperchio Resonatore

Successivamente facciamo dei buchi in entrambi i pezzi per poterli unire con dei rivetti:

 

L’aggancio delle corde:

Modelliamo un altro pezzo dell’alimentatore del PC in maniera simile a come abbiamo fatto nella precedente serie di articoli.

Blocca cordeBlocca corde

Manico e Paletta

Come ornamento della paletta ho pensato di incollare su di essa un sottile strato di legno presa da una scatola di sigari stessa. Si tratta di un sottilissimo strato di legno che credo serva a mantenere la flagranza dei sigari.

Copertura Paletta

Una volta tagliata la forma della paletta, la incolliamo al manico, insieme alla tastiera:

Tastiera e Paletta

In realtà, mi sono reso conto successivamente che sarebbe stato più comodo lavorare la tastiera prima di incollarla, questo avrebbe reso più semplici i passi seguenti.

Tastiera

Nella precedente serie di articoli, avevo trovato un sito che permetteva di calcolare la posizione dei tasti data la lunghezza del  diapason (cioè la distanza tra ponte e capotasto). Mi sono accorto recentemente che questo sito non è più on line, perciò ho creato un foglio di calcolo (open office ma credo si apra anche con le ultime versioni di MS Office) che ci aiuta in questo:

Calcolo_Frets

Aiutandoci perciò con una riga, e uno squadro tracciamo e di segniamo i tasti:

Disegno dei tasti

Al centro dei tasti che lo richiedono facciamo i buchi per i dot (i “puntini”):

Buchi per i dot

Tramite una dima che ho costruito, per effettuare i tagli perpendicolari, facciamo gli incassi per i tasti:

Ritaglio dei tasti

Incolliamo in fine i dot. Questi sono stati ottenuti dallo stecco di un ghiacciolo :D. Li ho tagliati abbondamtemente più lunghi in modo da poterli tagliare successivamente:

Dot incollati

A questo punto diamo la forma bombata alla tastiera con i blocchetti che ho illustrato nella prima parte di questa serie di articoli:

Per eseguire questa operazione bisogna incollare sul blocchetto della misura che più ci aggrada della carta vetrata. Bisogna iniziare da carte più grosse fino a scendere a carte più fini. La colla da usare è quella spray riposizionabile, in modo da poter alternare vari tipi di carta vetrata. L’ultimo passo può essere fatto con carta abrasiva fine o pelle di squalo.

I risultato dopo aver fatto anche i buchi per le chiavette sulla paletta:

Tastiera finita

Il processo di inserimento dei tasti non differisce di parecchio dalla volta precedente. Una differenza però, sta nel fatto che qui la tastiera è bombata e non piatta, perciò bisogna piegare lievemente i tasti prima di inserirli.

Frets

Inoltre per la rifinitura sei tasti non ho usato una semplice lima che sarebbe stata imprecisa, ma come già avevo anticipato, ne ho usata una come questa.

Schema elettrico

Ho usato come modello lo schema elettrico della telecaster, con la differenza che il pick up al ponte è stato sostituito da un piezo elettrico che sta sotto alla ciotola/resonatore:

Prove finali pre-verniciatura

Prima della verniciatura finale è bene montare lo strumento in quanto una volta verniciato portare delle modifiche a delle imperfezioni risulterebbe lungo e complicato. Accontentiamoci perciò del seguente risultato parziale:

Rifinita ma sverniciata

Nella prossima puntata la verniciatura!

Leggi la Parte II

Leggi la parte IV

Costruire una Cigar Box Guitar Resofonica – Parte II


11 Mar

Iniziamo a modellare i vari componenti che andremo ad unire.

Il lavoro è stato lungo perciò, devo trascurare molti dettagli per non rendere l’articolo infinito. Spero che le immagini parlino al posto mio.

Il manico

Rispetto al progetto precedente, questa volta ho pensato di sperimentare il manico fatto di due pezzi piuttosto che di un pezzo unico.

Il punto di partenza è una traversina di abete:

Traversina in abete

Abbiamo disegnato i punti che taglieremo.

Il risultato sarà il seguente:

Manico 1

Lo scasso a sinistra, serve per fare in modo che il manico sia a livello con il corpo. La parte con lo “scalino” andrà dentro il corpo della chitarra. Incolliamo il pezzo più piccolo al contrario sul più grande e vedremo il seguente risultato:

Manico 2

Iniziamo a rendere rotondo il manico con il pialletto a due mani:

Manico 3

E per dare la forma alla paletta, gli incolliamo due listelli per lato. Uno di mogano sottile,e uno più grosso di abete:

Manico 4.1

Manico 4.2

Il corpo

Il corpo è costituito dalla scatola, più altri pezzi nel quale verrà alloggiato il resonatore (cioè la scodella di metallo 🙂 )

Legni del body

A questi pezzi verranno aggiunti altri legni, ma una prima lavorazione è la seguente:

Legni del corpo lavorati

Per il precedente lavoro ho usato, seghetto alternativo, trapano e traforo.

Successivamente dobbiamo tagliare dei pezzi di legno per incollare il disco al top. Questa gabbia accoglierà il resonatore.

Incollaggio del corpo

Dopo averli pportunamente tagliati e modellati, incolliamo dei pezzi di abete dello stesso legno del manico per creare la parte che segue al manico, attraversa il corpo e scarica la tensione delle corde.

Giuntura corpo/manico

Corpo e manic incollati

Abbiamo già uno scheletro del lavoro.

Nel prossimo post vedremo inizieremo a lavorare le altre parti.

Leggi la Parte I

Leggi la parte III

Costruire una Cigar Box Guitar Resofonica – Parte I


02 Mar

Siccome il progetto di rinascita della mia prima chitarra rischia di essere infinito come il galeone per Dylan Dog, ho deciso di avviare lavori paralleli. Per questo ho iniziato a lavorare ad una cigar box guitar resofonica, osando un po’ di più rispetto al precedente tentativo, facendo tesoro degli errori commessi e pronto a farne di nuovi 🙂

Le differenze con l’altra cigar box guitar sono:

  •  Il resonatore (ovviamente)
  • La tastiera (nella precedente era un tutt’uno con il manico).
  • La parte elettrica più complessa con tono, volume, selettore a tre posizioni pickup/piezo.
  • Altri particolari progettuali che vedremo strada facendo.

Iniziamo anche questa volta con:

La lista della spesa

Questa volta ho impiegato più tempo, ma ho trovato materiali più economici (la filosofia dello strumento è pur sempre di essere povero).

1 – Scatola di sigari o da cucito– € 10

2 – Manico – € 3 circa

3 – Ponte corde – € 0  (Placca di metallo recuperata da un vecchio alimentatore per PC.)

4 – Tasti – € 11

5 – Chiavette – € 6,578 (su dx.com qui)

6 – Capotasto – € 1

7 – Ponte  – € 0 (ricavato dagli scarti della lavorazione della “guitar conversion” )

8 – Ingresso jack – € 1

9 – Potenziomentri, selettori, manopole e componenti varie  – €  7,72 (ho trovato il pezzo completo su dx.com qui)

10 – Piezo elettrico – € 1

11 – Pick up – € 15 circa  su ebay

12 – Tastiera – € 0 riciclata dalla sponda di  un vecchio cassetto in mogano

13 – Resonatore e disco/coperchio – € 6 si tratta di un coperchio di pentola e di una ciotola comprati in un negozio di casalinghi a 3 euro ciascuno.

In pratica, in aggiunta alla lista della volta precedente, ho aggiunto i seguenti componenti:

 

Componenti

 

Cover

La proggettazione

Mi sono liberamente ispirato ai geguenti schemi, trovati su cigar box nation:

Project
Il secondo, è quello che ha più influenzato la mia realizzazione.
Vedremo i dettagli nei prossimi post.

Utensili

La (poche) precedenti esperienze, mi hanno insegnato che  alcuni attrezzi specifici sono indispensabili per un lavoro che sia almeno discreto, anche per un dilettante come me. Questa volta perciò ho unito agli utensili da falegname generici altri specifici da liuteria:
Tools
  1. Pialletto a due mani per dare la forma al manico.
  2. Blocchetti di varie misure per dare la forma bombata (curva ) alla tastiera.
  3. Rasiere di varie forme e misure per sagomare e assottigliare il legno.
  4. Lima angolare per limare con precisione i bordi dei tasti in eccesso.

 

L’uso di molti di questi utensili saranno più chiari durante il loro utilizzo.

Nella prossima puntata inizieremo!

Resuscitare una chitarra – Parte III


10 Feb

Il piano armonico

In questo articolo lavoreremo alla parte più importante dal punto di vista timbrico del nostro risultato finale: Il piano armonico.

Procediamo come per il fondo, ma questa volta il requisito che le tavole siano perfettamente specchiate è particolarmente importante. Infatti la caratteristica speculare, fa si che le venature del legno abbiano la stessa conformazione più fitte al centro (dove il ponte trasmette le vibrazioni delle corde) e sempre meno all’esterno.

Come legno ho scelto il cedro rosso. Sono rimasto sorpreso dal profumo che emana.

Inseriamo un listello di legno come base, poggiamo le tavole di sopra, e poi inchiodiamo dei chiodi ai bordi per tenerle ferme:

Piano parte I

Successivamente mettiamo la colla alifatica e schiacciamo le tavole in modo da pressare bene:

Tavola armonica parte II

Una volta asciutta la colla, dopo averla levigata, tagliamo il contorno in modo (abbondando nei bordi, a tagliare facciamo sempre in tempo… ) :

Tavola armonica parte III

Il risultato:

Tavola Armonica IV

Per eseguire l’incavatura della rosetta, ho usato un metodo molto artigianale (in attesa di comprare attrezzi più adatti). E cioè una punta a compasso di un trapano. Manovrandola a mano ho creato i solchi, che poi ho intagliato con uno scalpellino elettrico.

Ho fatto la prova su un legno di scarsa qualità prime che sul piano vero e proprio:

Rosetta parte I

Rosetta parte II

 Sulla tavola armonica il risultato è stato il seguente:

Rosetta parte III

Con lo stesso metodo ho tagliato la buca, prendendo come punto di riferimento il buco precedente. Dopo aver incollato la rosetta e levigato nuovamente per portare le eccedenze della rosetta a livello del piano armonico:

Piano armonico fronte completo

L’altro lato del piano armonico

Sia per il suono che per questioni di robustezza, un ruolo importante è dato dalle catene. Le disegniamo sul template:

Catene sul template

Incolliamo le catene:

Catene I

Catene IICatene III

 

 

 

 

 

 

 

L’accordatura del piano piano armonico consiste nell’appenderlo e percuoterlo vicino ad un accordatore.  Se il suono non è quello desiderato (ci sono varie scuole di pensiero sulla nota che deve emettere) allora bisogna levigare le catene.

Effettuata questa delicatissima operazione possiamo chiudere la cassa armonica ed eliminare i bordi in eccesso:

Cassa I

Cassa armonica II

Il progetto inizia a prendere forma 🙂

Leggi la parte II

Resuscitare una chitarra – Parte II


18 Jan

Iniziamo la vera e propria costruzione/restauro/conversione con il fondo e le fasce.

Premetto che per tutti gli incollaggi (anche quelli di articoli futuri) ho usato la colla alifatica, che è la più versatile. Pur non essendo quella ideale per ognuna delle fasi è quella che si adatta a tutto.

Lavoriamo sulle fasce

Gergo calcistico a parte, dobbiamo adattare la forma delle fasce che non è proprio come quella del template.

Dopo aver rimosso le zocchette originali, aggiungiamo dei pezzi di legno che poi verranno uniti alle zocchette.

Fasce prima fase

Da notare che sulla fascia sinistra ho dovuto effettuare una piccola riparazione in quanto si era spezzata 🙁  .

Successivamente mettiamo le fasce nella forma (pre-costruita secondo il template):

Fasce fase due

Per costruire la forma ho usato degli sportelli di vecchi armadi/pensili.

Ho dovuto costruire una zocchetta al manico a strati in quanto non ho trovato un blocco unico che fosse abbastanza resistente e che avesse le venature nella corretta direzione:

zocchetta

Incolliamo le zocchette superiore e inferiore:

zocchetta superiore

zocchetta inferiore

Per sopperire alle parti di fasce mancanti (a causa della forma differente tra la chitarra originale e quella finale) è stato necessario aggiungere delle sottili lamine di abete in corrispondenza delle zocchette:

 zocchette e fasce

Adesso tocchiamo il fondo

Una volta che le zocchette sono incollate possiamo iniziare a lavorare al fondo che incolleremo successivamente.

Come agiremo per il piano armonico, usiamo un asta di legno per pressare due tavole specchiate.

Fondo uno

Ho usato dell’abete bianco perché avevo solo quello (di ultima scelta tra l’altro), e poi credo a quella corrente di pensiero secondo cui  il fondo influenza quasi per niente il suono finale. Le tavole non sono neanche specchiate, ma sempre per la teoria di cui sopra, è solo una questione estetica (per il piano armonico il discorso è ovviamente diverso).

Disegnamo la forma:

Fondo 2

Che una volta tagliato con un traforo avrà il seguente aspetto:

Fondo tre

 Manteniamoci più larghi sui bordi che poi taglieremo. E disegnamo la forma delle fasce e delle zocchette per iniziare a pensare alle catene:

Fondo 4

 Incolliamo le catene:

 Fondo e catena

E infine li incolliamo al fondo:

Fondo e fasce inclloaggio

E questo sarà il risultato finale:

Fondo e fasce

La prossima volta sarà dedicata alla parte più importante: il piano armonico.

Leggi la parte I

Leggi la parte III

Resuscitare una chitarra – Parte I


20 Nov

Quello che voglio fare con questo progetto è qualcosa che è un po’ simbolico e un po’ didattico.

Simbolico perché questa è (o era 🙁 )la mia prima chitarra, che facendo due calcoli credo che sia stata acquistata circa 18 anni fa, perciò c’è un legame affettivo e ogni adesivo, lesione e (aberrante) riparazione racconta una storia. Sarebbe bello suonare quello che è allo stesso tempo la prima chitarra che ho acquistato e la prima che ho costruito 🙂

Didattico in quanto voglio sperimentare le tecniche di liuteria che ho imparato curiosando nei libri, forum e video sul web.

Nasce come una chitarra classica, ma il mio progetto prevede la commutazione in una acustica.

Ma iniziamo dalla descrizione dello stato attuale.

Chitarra

Il battipenna nero che vedete, è in realtà un “cerotto” che copre (malamente) una spaccatura sulla tavola armonica.

Battipenna

Il retro da qualche indizio sui miei gusti musicali adolescenziali e giovanili, ma sopratutto sulla grossolanità delle mie riparazioni.

Fondo

Ma quello che sembra senza speranza, è la paletta:

Paletta RetroPaletta Front

Fondo, piano armonico e tastiera sono di infima qualità oltre che mal ridotti. Insomma, quello che rimane sono il manico e le fasce (opportunamente sverniciati):

Fasce e manico

In effetti sarebbe meglio iniziare da zero,  però con qualcosa che sta a metà tra romanticismo e ostinazione inizio a progettare il mio lavoro.

Con i limiti che ha la conversione di una classica ad una acustica, mi sono ispirato a un template di una Gibson L 00 trovato in rete:

Gibson L 00

Vi sembra un disastro? Vi assicuro che è peggio 🙂 . Per motivi logistici procederò lentamente ma pubblicherò le evoluzioni di volta in volta.

Leggi la parte II

Anni 30 – Non un decennio, ma una generazione


16 Oct

Anni 30 nel sound, 30 anni nella semantica.

Questo brano riprende musicalmente il Delta Blues dei ’30.  In quegli anni, da rurale il blues  stava per diventare urbano e i vocalizzi melodici si fanno da parte per dare spazio alle parole ritmate, che con gli anni, andranno a finire nel RAP, altro genere di denuncia sociale ed emarginazione.

Proprio questa radice musicale, mi è sembrato particolarmente adatto l’accostamento della musica al testo.  Nel brano, in ogni strofa un trentenne si descrive, in un modo che sta a metà tra una scheda segnaletica e una biografia.

Non aggiungo altro. Buon ascolto.

(per ascoltare clicca qui)

Umili Liriche

musica, appunti e riflessioni sull'universo conosciuto