Proseguiamo la descrizione dell’album Downing in Decay dei Dustland. Il secondo brano è appunto Chosen One, come fa presagire il titolo si tratta di un brano dai contenuti epici, classici temi del genere Heavy Metal, che a mio avviso rappresentano la voglia/speranza/convinzione di riscatto di molti cultori del genere. Come il Rap dei ghetti, o ancora prima il Blues delle origini e in qualche modo anche il Punk, anche il Metal, essendo comunque musica impegnata, ha questa caratteristica, e rappresenta sentimenti forti. Ma di questo ne abbiamo già parlato.
Musicalmente il brano è una cavalcata in stile For whom the bell tolls dei Metallica, con un riff vagamente blues di intro-chiusura e stacchi che separano le strofe.
Anche qui, per quanto il genere, e lo stile fossero acerbi si può leggere molto di quello che sarebbe seguito a livello compositivo e lirico. La canzone ha una ambientazione fantasy, e narra di un villaggio radunato attorno a una sorta di druido., il saggio del villaggio. A lui spetta il compito di indicare un condottiero o il suo successore, e a sorpresa di tutti si tratta di un bambino. Il villaggio non capisce la scelta e cade nella disperazione implorando al maestro di ricredersi sulla scelta. Alla fine il bambino compie un prodigio per la quale il villaggio si convince della scelta del saggio.
Come nella allegoria della caverna, il saggio rappresenta l’intellettuale che guarda oltre ciò che sembra evidente e non riesce a far capire alla massa alcune sue deduzioni, in quanto frutto di un percorso culturale che non appartiene al popolo.
Purtroppo però, nella realtà, non sempre l’illuminato riesce a dimostrare la sua tesi come accade nel brano.
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