Un bookmaker è una persona o un’agenzia che stima la probabilità di un evento (solitamente sportivo) ed è disposta a scommettere il suo verificarsi pagando in maniera inversamente proporzionale alla probabilità stimata (quota).
Questo significa, banalmente, che più l’evento è probabile meno soldi ci guadagni in caso di vittoria.
Altrettanto banalmente, a meno che non si hanno delle informazioni che il bookmaker non ha, vincere qualcosa è puro azzardo. La così detta fortuna con la C maiuscola.
Un assicuratore è una persona o un’agenzia che stima la probabilità di un evento ed è disposta a far pagare una quota e risarcire di un eventuale danno subito. Anche in questo caso si valutano i rischi ed è tutto proporzionato.
Anche in questo caso risulta conveniente solo nel caso in cui sappiamo qualche cosa (di cui l’assicuratore non è a conoscenza) che condiziona l’evento (ma è raro che non facciano i dovuti controlli…)
E’ strano trovare analogie tra queste figure , e il fatto che il primo venga visto come un vizio e il secondo come una virtù è quasi paradossale.
In futuro, dovessi stipulare un contratto di assicurazione (che non sia imposta legalmente come accade per l’RCA) terrò conto di questa riflessione.
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