Preparazione alla verniciatura
In questo ultimo post parleremo della verniciatura. Per questo processo ho scelto, a differenza del primo esperimento, solo sostanze naturali, in particolare mordenti per legno per il colore e gommalacca per la lucidatura.
Iniziamo a incartare le parti che non dovranno essere colorate:
Come mordente base ho usato il più naturale dei coloranti gialli: lo zafferano. E’ anche il più costoso, ma fortunatamente ne avevo un po’ da tempo che non era più adatto a usi alimentari.
Colorazione
L’effetto desiderato è il sunburst sfumato a tre colori, perciò bisogna agire in fretta un colore sull’altro ancora freschi per poter dare la sfumatura a tampone.
Subito dopo aver passato una prima mano omogenea di giallo inizio a colorare i bordi del secondo colore: il mogano:
Iniziamo dai bordi con un tampone differente rispetto a quello usato per il giallo e passiamo i bordi.
Sempre con movimento rotatorio, prendiamo il tampone usato per il giallo e sfumiamo le zone di confine tra il giallo e il rosso:
Procediamo analogamente con il terzo colore, il noce:
E procediamo allo stesso modo, sfumando con il tampone usato precedentemente per il rosso mogano:
Dopo un ultima sfumatura con il tampone del giallo il risultato è il seguente:
Lo stesso procedimento con la parte anteriore e successivamente con il manico:
L’intero processo dura poco in quanto bisogna agire sui colori freschi.
Risultato finale:
Laccatura
La gommalacca va sciolta in alcool puro. Conviene iniziare con una soluzione più densa e diluire sempre di più nelle mani successive.
Seguono lunghe e pazienti passate, con mezza giornata di attesa tra una e l’altra.
La tecnica è sempre quella del tampone in maniera circolare, ma non bisogna passare troppe volte sullo stesso punto altrimenti si ottiene un effetto “nebbia” opaco.
Alla fine, si può passare una mano di pasta abrasiva finale per lucidare ulteriormente.
Vediamo cosa è venuto fuori:
Conclusioni
Con questa ulteriore esperienza ho ampliato il mio bagaglio di esperienza di liuteria da salotto. Ho avuto conferma durante questo lavoro di quanta pazienza ci voglia per lavori del genere e che il risultato finale è un connubio di conoscenza e esperienza, ugualmente importanti.
Nell’attesa di altri esperimenti (già in cantiere, anzi in salotto), sentiamo come suona: